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La resilienza


Quest'oggi voglio trattare un tema molto importante nella vita di ogni essere umano: la resilienza.

Cosa sarà mai questa capacità?

Vediamo che definizione ci fornisce il vocabolario Treccani: 1. Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto - 2. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale. - 3. In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà.

Teoricamente per gli esseri umani dovrebbe valere la terza..ma siamo sicuri che dobbiamo utilizzare solo quella che “mamma psicologia” ci fornisce?

Io penso proprio di no.

Infatti le tre definizioni, a mio parere, possono essere tutte e tre applicate all'essere umano.

  1. La resistenza a rottura per sollecitazione dinamica. Detto in altri termini scoprire il proprio limite di rottura. Questo limite potrebbe essere sia fisico che mentale. Mettersi alla prova. Esistono prove come quella chiamata “Iron Man”, che è una prova fisica durissima.. non potrebbe essere considerata una “resistenza a rottura per sollecitazione dinamica”? Ma altre discipline quali la scalata, il paracadutismo o il parcour? Ce ne sono tante e tutte aiutano a scoprire sempre di più i propri limiti. Quindi la prima definizione di resilienza la possiamo associare all'essere umano.

  2. L'attitudine a riprendere, dopo una deformazione, l'aspetto originale. Quante volte abbiamo attraversato una situazione difficile e non sapevamo se saremmo tornati ad essere noi stessi? Per esempio la rottura di un'osso o di un legamento. Oppure, come sta accadendo a me e a tante altre persone in questo momento, supererò il covid? Quest'anno di pandemia, con tutto il bollettino di morti e di malati gravi che giornalmente ci viene fornito, ha portato con sè tanta disinformazione e tanta paura. Nessuno ha mai detto che esistono 9 ceppi diversi. Nessuno ha mai detto che solo uno è mortale davvero. Ma anche se conosci queste informazioni, come si può sapere quale ceppo una persona ha preso? Lo puoi scoprire solo attraversando questa malattia/fase. Proprio riferito a questo, la domanda che potrebbe venirti in mente è tornerò a stare bene? I miei polmoni avranno danni permanenti o semplicemente attraverserò una fase di malattia? Molte delle polmoniti sono senza sintomi. Io avrò una polmonite latente, visto che apparentemente ho solo un po' di tosse? In definitiva si può applicare la seconda definizione del termine resilienza all'essere umano? Assolutamente sì.

  3. Capacità di reagire di fronte a traumi e difficoltà. Significa, in altre parole, se uno si lascia sopraffare dagli eventi/paura/situazioni/persone oppure è in grado di affrontarle. Anche qui, per aiutarti a comprendere meglio, voglio raccontarti una situazione che ho vissuto, circa 5 anni fa. Mi sono messo con una ragazza che ho successivamente scoperto essere una Borderline con tratti narcisistici. Ho subìto umiliazioni, violenza fisica, psicologica e ad oggetti. Nel mentre che vivevo quella situazione mi sono chiesto se fosse colpa mia, dove sbagliassi o cosa stesse succedendo; perché un Borderline, così come un Narcisista patologico, non si assume mai una responsabilità, ma cerca di manipolarti per farti sentire colpevole di tutto (anche questo l'ho scoperto dopo, studiando). Ma quello che è stato peggio è che non ho mai potuto reagire in nessuna maniera, perché le volte che ho detto qualcosa (figurati se avessi reagito fisicamente, sarei in galera ora) ho subito pugni, calci, sputi, il vetro di un quadro in faccia e tante altre cose. La mia energia vitale e la mia voglia di vivere erano state quasi del tutto spazzate via dal suo comportamento. Una volta uscito da quella situazione ho iniziato a chiedermi: riuscirò ad uscire dal buco nero in cui sono entrato? Sarò in grado di affrontare questa situazione e tornare ad essere felice? In questa fase ho potuto comprendere quanto la mia capacità di resilienza sia potente! Non solo mi sono ripreso, ma ho creato il Life Helping e dato la forma che propongo, proprio in seguito alla ripresa da quest'esperienza.

È proprio da questo racconto che sono convinto che il concetto di resilienza, in realtà, va ampliato e approfondito.

Ciò che avviene, per tutti e tre i significati, è: un prima, un durante e un dopo.

Si dice che l'universo ti metta di fronte situazioni che tu sei in grado di superare.

Ed è vero.

A patto che tra il durante e il dopo tu ti assuma la responsabilità.

Il prima generalmente è una situazione di “inconsapevolezza”. Avviene quel fatto particolare, affinché tu ponga l'attenzione su quella determinata cosa. Se eviti di farlo o se non riesci a comprenderne fino in fondo il significato, riaccadrà tutte le volte necessarie. La gravità della situazione sarà peggiore ogni volta, in maniera tale da non poterla evitare in alcuna maniera. L'universo ti sta dicendo che devi affrontarla. Quindi c'è un “durante”, che va vissuto fintantoché non arriva la consapevolezza del cambiamento. Ed è in quel preciso momento che interviene la resilienza; vedila come il fiore che si piega al passaggio della folata di vento forte e appena passato torna dritto. A differenza del fiore, noi, per tornare “dritti”, abbiamo necessariamente bisogno di un lavoro su noi stessi e di un cambiamento. Il mio istinto di sopravvivenza (che potremmo chiamare anche resilienza), mi ha portato a raggiungere il massimo picco negativo che potevo sopportare e poi a volerne uscire, costi quello che costi. Quando ne sono uscito, lavorando su me stesso, ho provato tanta gratitudine, perché, questa situazione, mi ha dato modo di liberarmi, di creare un prima e un dopo, di realizzare la mia vita e di essere Gioia, perché non permetterò più a nessuno di manipolarmi, usarmi, umiliarmi o aggredirmi, a nessun livello. Ora mi sento “dritto”!

In più, grazie a questa situazione, sto mettendo, la mia esperienza e il mio Amore, a disposizione di coloro che ne hanno bisogno.

Qual è in questo caso il bisogno delle persone?

Essere consapevoli!

Sì.. perché ogni cosa che ti succede nella vita ha come unico scopo quello di rendere consapevole (cioè rendere dotta) la tua anima e quindi di poter seguire il tuo corretto percorso.

Ognuno ha il proprio, questo è stato il mio.

La mia capacità di resistere e rispondere (quindi la resilienza) è stata fondamentale per la mia piena realizzazione. Senza di quella, avrei potuto sentirmi una vittima, sarei potuto diventare “cattivo” con le persone facendo pagare agli altri quello che avevo subìto, suicidarmi, o cominciare a colpevolizzarmi. Insomma avrei potuto deviare dalla mia natura. Al contrario invece la mia resilienza è servita per indirizzare il mio Essere, verso la mia natura e quindi verso la mia missione di vita. Perché a questo serve questa straordinaria capacità: ad affrontare la tempesta per avvicinarci a noi stessi fino ad essere la nostra piena espressione!

 
 
 

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