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Il consenso


Mai come in questo momento storico della geopolitica, si parla sia esplicitamente che implicitamente di consenso.

Come sempre, vediamone il significato attraverso il vocabolario etimologico: dal lat. consensus - p.p. di consentire, cioè concordare. Adesione all'altrui volontà.

Adesione all'altrui volontà.


Mi permetto di aggiungere io, volontariamente e liberamente.

Perché ho voluto fare quest'aggiunta?

Perché per scegliere di voler aderire ad una volontà altrui, secondo me, il requisito fondamentale è che quell'essere umano abbia tutte quante le informazioni vere e complete per essere consapevole di scegliere. In un mondo in cui c'è tanta manipolazione informativa, questo purtroppo avviene troppo raramente.

In questa sede però, come ben saprai, io non mi occupo di geopolitica, ma di consapevolezza e benessere.

In realtà anche ognuno di noi, cerca e fa parte del consenso.

Ci sono fondamentalmente due categorie di persone: coloro che sono dei leader, riconosciuti o presunti, e coloro che scelgono di seguire. Ovviamente è una generalizzazione, perché nessuno sceglie sempre di seguire e nessuno è solo un leader. Infatti la intendo dire come comportamento prevalente e su macro-aree.

Entrambi, comunque, fanno parte del consenso.

Perché dico entrambi?

Perché un leader senza seguaci, cioè senza consenso, non è un leader.

Infatti forse la dote principale che deve avere un vero leader è quella di saper generare consenso, cioè persone che vogliano aderire alla sua volontà. Quindi anche i seguaci fanno parte del consenso.

Questo si può fare in tanti modi: quello più in voga in questo momento, usato soprattutto da uno come Salvini, è quello di seguire l'onda, cioè far proprio il trend del momento. Tanto la maggior parte delle persone non si ricorda delle cose dette in precedenza e di quante volte ci si è contraddetti. Questo perché si fa il “tifo”, cosa di cui ti ho già parlato.


C'è chi invece basa la propria ricerca del consenso sulle idee: io ho un progetto, o nel caso della politica, ho degli ideali o un programma, cerco di parlarne il più possibile e nella maniera più chiara, affinché ci siano persone che vogliano darmi la loro adesione, quindi il loro consenso.

Altro stile è quello di essere d'esempio: io esprimo sempre attraverso i comportamenti ed i gesti ciò che dico e sono; quando qualcuno osserva il mio comportamento e gli piace, mi sceglierà come suo leader e diventerà un mio seguace, generando appunto consenso verso di me.


Un altro è quello della coercizione che va a braccetto con la manipolazione.

Questa è tipica dei Narcisisti (la manipolazione in questo caso si chiama Gas Lightning).

Tutti i narcisisti hanno bisogno del consenso, di persone che scelgono più o meno volontariamente, di aderire all'immagine che esso stesso divulga, facendo di tutto affinché gli altri ci credano.

Ha un bisogno estremo di quel consenso, perché deve trovare persone disposte a credere a quella finzione, perché è il suo unico modo di avere autostima e di sentirsi bravo/a, importante e che la sua vita abbia uno scopo.

Ovviamente è tutta una farsa, perché la maggior parte delle cose che dice non sono supportate da fatti concreti e reali, ma solo da chiacchiere.

Infatti, nel Life Helping ho sviluppato il concetto di parlare esclusivamente di fatti, proprio in conseguenza ad una mia relazione con una narcisista, dopo aver compreso il suo comportamento.

Berlusconi, per vent'anni, ha più o meno governato in questo modo, riempiendo la popolazione di una marea di fesserie, mai supportate da fatti concreti, mentre nel frattempo sistemava dal “di dentro” le sue varie situazioni, soprattutto processuali.

Ma anche Zalensky e Putin, in questo momento stanno facendo questo (sono fondamentalmente due facce della stessa medaglia).

Per arrivare a te, anche tu hai bisogno del consenso.

Sicuro.

La domanda è: da parte di chi?

Ci sono tante persone, che a prescindere dall'età che hanno, cercano il consenso da parte dei genitori e si comportano in tale maniera, anche se ormai sarebbero liberi di fare le proprie scelte liberamente o, addirittura, anche se i genitori sono entrambi morti.

Ovviamente non se ne accorgono, perché hanno settato la loro osservazione in maniera diversa e anche se qualcuno provasse a farglielo osservare, a meno che se non ci sia vera disponibilità a volerlo vedere, negherebbero totalmente che ciò avvenga. Questa è una cosa nella quale mi imbatto spesso, sia nella mia vita che nel mio lavoro.

Tu hai bisogno di questo tipo di consenso?

Capitolo lavoro.

Sia che tu faccia un lavoro dipendente o autonomo, hai bisogno del consenso.

Se fai un lavoro dipendente, per fare carriera hai bisogno del consenso dei tuoi sottoposti, così come dei tuoi superiori. Se fai un lavoro autonomo, hai bisogno del consenso dei clienti e di coloro che lavorano per te. In che modo riesci ad avere consenso in questi due casi? Ma, soprattutto, ci riesci?

Capitolo amicizia.

Anche in amicizia, in una certa qual maniera, c'è bisogno di consenso. Se io volessi organizzare una cena, ad esempio, ci sarebbe bisogno del consenso da parte dei miei amici, affinché aderiscano. Oppure se volessi andare al cinema, o da qualsiasi parte, per indirizzare gli altri a condividere con me ciò che mi piace, c'è bisogno del consenso! Oppure, capita nella stessa maniera, di essere io che cedo il mio consenso ad altri.

In questo ambito che tipo di consenso utilizzi? Riesci ad ottenerlo o sei tu che ti “aggreghi” o segui altre persone?

Capitolo relazione di coppia.

So che dirlo in questi termini, fa perdere del romanticismo, ma anche nella relazione di coppia serve il consenso.

Io credo che nella coppia ci sia sempre una persona che “guida”. È molto raro che guidi in tutto.

A mio parere, la persona più consapevole guida all'interno dell'ambito in cui lo è.

Se io sono più consapevole riguardo alla comunicazione, per esempio, sarà mia premura “guidare” in questo senso. Per far ciò ho bisogno di consenso, cioè che la mia compagna (nella fattispecie) riconosca in me questa “dote” e scelga di aderire e quindi di darmi il suo consenso.


Questo discorso del consenso, si può, fondamentalmente, allargare a qualsiasi ambito, perché è consequenziale alla scelta. Come ti ho detto all'inizio dell'articolo, esistono due macro-categorie di persone: i Leader e coloro che seguono.

Tu... da che parte credi di essere?

 
 
 

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